A differenza di altre comunità globali, fondate in modo marcato sulla lingua o sulla politica, quella Italica è un’identità globale fondata prevalentemente su una mentalità, un gusto e una visione della vita che si esprimono non soltanto in un modo di mangiare e di vestire, ma anche di rapportarsi agli altri, di condurre affari e di riconoscersi in un certo tipo di arte e cultura. Il primo obiettivo di Schola Italica è la promozione di questa cultura attraverso la creazione di un movimento, di una rete e di una classe dirigente internazionale che si riconosca in tali valori.
L’italicità costituisce un’identità che va oltre la mera nazionalità: si tratta di un sistema di valori, di una soggettività che supera i confini nazionali, anche se dall’Italia trae alimento.
Quello che unisce gli Italici è un paradigma eminentemente culturale, che contempla un’assunzione di valori, guidata dalle passioni soggettive (il canto, l’arte, la cucina) che determinano, con varie modalità e in un contesto di possibili pluri-appartenenze, reti relazionali che producono effetti rilevanti e documentabili in termini economici e politici.
Gli italici sono i cittadini italiani in Italia e fuori d’Italia, ma anche i discendenti degli italiani all’estero, le comunità italiche in Ticino e in Dalmazia, gli italofoni e gli italofili: una comunità globale stimata di 250 milioni di persone nel mondo. A questi si debbono aggiungere gli stranieri che risiedono, lavorano e studiano, in Italia. Prendere coscienza dell’esistenza di questi nuovi soggetti e di questo nuovo comune sistema di valori, significa iniziare a utilizzare questa identità come un fattore di nuove economie e di legame sociale.